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Alimentazione del paziente monorene

Tumore del rene: cosa mangiare

Limitare il rischio di andare incontro a patologie e disfunzioni renali più o meno gravi per le persone che vivono, per un motivo o per l’altro, con un solo rene risulta particolarmente importante e alcuni accorgimenti devono essere presi nell’alimentazione e nello stile di vita in generale. Il ruolo fondamentale, nell’alleviare il lavoro del rene superstite, è svolto dalla dieta che è, dunque, la prima prevenzione nel favorire la buona funzionalità di questi organi preposti all’eliminazione delle tossine dall’organismo e al controllo dei liquidi. Non si tratta di fare delle rinunce, quanto piuttosto di modulare la propria dieta quotidiana in modo salutare.

La prima regola per tutelare la salute dei reni è tenere sotto controllo il peso: i soggetti in sovrappeso o in condizioni di obesità sono maggiormente a rischio per quanto riguarda lo sviluppo di calcolosi o di altre patologie renali croniche, oltre a essere più esposti alle malattie cardiovascolari e al diabete. La dieta va studiata con un esperto nutrizionista o un nefrologo al fine di mantenere o raggiungere un peso ideale. Non tutte le persone mono-rene, infatti, hanno le stesse necessità nutrizionali e ogni caso deve essere valutato in modo accurato per non rischiare di sforare nella malnutrizione o in altri problemi.

Le persone che vivono con un solo rene dovrebbero tenere sotto controllo il livello di sodio presente nell’organismo, in quanto la malattia renale è spesso associata a complicanze cardiovascolari, come l’ipertensione,  che riducono il normale deflusso di urina, aumentano la pressione all’interno dei reni, limitandone la funzionalità. È quindi necessario ridurre il sale nelle pietanze ed evitare il consumo di cibi pronti o precotti, che abbondano nei quantitativi di sale. Occorre fare molta attenzione al sale da cucina, evitare dadi per brodo, ridurre quantità e frequenza di consumo di salumi e affettati in genere, alimenti in salamoia (capperi, olive, carni e pesci in scatola) e formaggi. Questi cibi possono inoltre alzare i livelli di colesterolo, i trigliceridi e la glicemia, elementi che, chi vive con un solo rene deve assolutamente tenere sotto controllo.

La dieta mediterranea, ricca di cibi vegetali, è l’ideale perché riduce l’acidità delle urine e di conseguenza il lavoro di filtraggio del rene. È consigliato mangiare in abbondanza frutta e verdura fresca e di stagione, dalle quali ricevere il giusto apporto calorico e tante vitamine antiossidanti. Si possono consumare cereali, preferendo quelli integrali, come pasta, riso, farina di mais e pane, ed è meglio scegliere, per i condimenti della pasta, sughi semplici a base di verdure.

Il fabbisogno giornaliero di proteine varia in funzione dell’attività motoria svolta, ma, per garantire la salute dei reni, è fondamentale evitare un regime alimentare iperproteico, senza tuttavia eliminare completamente questi principi nutritivi dalla propria dieta. Le migliori fonti proteiche per la salute dei reni provengono dal mondo vegetale più che da quello animale. Molti legumi, come lenticchie, piselli, ceci e fagioli, possono essere consumati un paio di volte la settimana, limitando invece i cibi di origine animale come la carne, le uova e i latticini. Consigliati, quindi, i piatti unici composti da zuppe di verdure e legumi accompagnate da cereali integrali, condite con poco olio d’oliva. È consigliato mangiare durante la settimana, 3 volte pesce  e 4 uova, preferendo per i condimento l’olio extravergine d’oliva.

L’acqua è la principale alleata per depurare il proprio organismo. L’assunzione di acqua, infatti, consente di eliminare le tossine prodotte dal metabolismo e per far funzionare bene i reni sarebbe necessario bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Si possono bere, in alternativa, anche tisane e té, preparati in casa e possibilmente non zuccherati. Anche lo zucchero, infatti, come il sale, è un nemico della funzionalità renale.

L’assunzione di farmaci, se non strettamente necessario, deve essere limitato da chiunque, e in particolare dalle persone che hanno un solo rene. Come detto, i reni hanno la funzione di filtraggio di tutto quello che viene assunto dall’organismo, quindi assumere farmaci significa aumentare il lavoro del rene superstite. Tra i farmaci che possono causare danni a quest’organo ci sono gli analgesici, che oggi vengono assunti con troppa facilità per porre rimedio ai dolori alla testa, alle ossa o alle articolazioni.

È buona regola fare movimento fisico, anche se moderatamente e regolarmente, per esempio facendo lunghe passeggiate, ginnastica dolce, aerobica o qualsiasi altro tipo di attività motoria che consenta di tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Meglio evitare, ovviamente, sport come judo, karaté e rugby, dove è frequente il contatto fisico anche in modo violento. È sconsigliata, per sostenere l’attività fisica, l’assunzione di aminoacidi e integratori proteici, mentre possono essere consumati, anche se in misura moderata, gli integratori di vitamine e sali minerali. Meglio comunque assumere questi elementi attraverso una giusta alimentazione.